Dottorandi XXXVII ciclo

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Maysoleen Al-Adayleh
Tutor: Prof. Lucio Zazzara - Co-tutor: Prof. Claudio Varagnoli, Prof. Mariana Correia, Prof. Firas Gandah
E-mail istituzionale: maysoleen.adayleh@unich.it
E-mail personale: maysoleen@gmail.com
ORCID: 0000-0001-7502-3950
Titolo della Tesi di Dottorato
CONSERVATION OF ARCHEOLGICAL SITES IN JORDAN: CASE STUDY OF THE MACHAERUS FORTRESS-PALACE
Abstract
This dissertation addresses the critical challenge of conserving archaeological sites in Jordan, a region exceptionally rich in ancient Western civilizations. The primary aim is to identify, preserve, and present the profound cultural values of these irreplaceable heritage assets. This dissertation explores the unique tangible and intangible heritage of the highly sensitive archaeological site of Machaerus Fortress-Palace, a significant Herodian fortress that overlooks Jerusalem and other regional Herodian strongholds. Machaerus is not only a site of historical and archaeological importance but also a designated official biblical pilgrimage site, renowned as the location of John the Baptist's imprisonment and beheading. The dissertation proposes a comprehensive conservation framework that acknowledges Machaerus's multi-dimensional value, integrating historical, religious, archaeological, architectural, and urban perspectives across the micro (single architectural unit) to the macro (regional and cultural landscapes), thus extending its applicability and relevance beyond the immediate site boundaries. A key innovation of this research is the integration of the cultural routes concept as a strategic tool for heritage conservation. By framing Machaerus within a broader cultural route—specifically, a pilgrimage route—the study seeks to enhance the site's preservation, interpretation, and sustainable management. This approach facilitates a deeper engagement of visitors with the archaeological ruins while simultaneously protecting the original fabric from the increasing flux of visitation and pilgrimage. The methodology involves an in-depth understanding of Machaerus' archaeology, architecture, and its complex political, social, historical, and religious contexts. This comprehensive analysis provides informed interpretations and value prioritizations for each key area of the site. A comparative analysis with international case studies has also been undertaken. This comparative analysis highlights best practices and innovative strategies implemented in similar archaeological sites around the world, offering valuable insights that can be adapted to enhance the conservation of Machaerus. The proposed architectural interventions, grounded in systematic recording, extensive literature review, and virtual modeling, aim to balance preservation implications with appropriate new materiality. These models serve as a vital vehicle for transmitting the reality of the conservation proposal and enhancing its perception, ultimately contributing to a comprehensive narrative that informs the urban proposal for the entire site and its integration into a wider culturalheritage network. The outcomes of this study underscore the importance of the coherent theoretical framework for the conservation and presentation of archeological sites.
Keywords
Architecture Conservation, Cultural Routes, Archeological Sites, Cultural Landscape.

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Giulia Cellitti
Tutor: Prof. Massimo Angrilli - Co-tutor: Prof. Lucio Zazzara
E-mail istituzionale: giulia.cellitti@unich.it
E-mail personale: giuliacellitti@gmail.com
ORCID: 0009-0005-1555-2785
Titolo della Tesi di Dottorato
Servizi Ecosistemici Culturali e Aree Protette. Strategie di integrazione e costruzione di sistemi reticolari di sostenibilità per la rigenerazione territoriale
Abstract
La ricerca esplora il potenziale progettuale e strategico dei Servizi Ecosistemici Culturali (SEC) nei processi di rigenerazione delle aree protette italiane, con particolare attenzione ai territori marginali. A partire da una riflessione critica sulla tradizionale concezione delle aree protette come spazi statici destinati alla sola conservazione ambientale, la tesi indaga la possibilità di reinterpretarle quali dispositivi attivi di sostenibilità e innovazione territoriale. I SEC – intesi come componenti immateriali del paesaggio capaci di generare benefici identitari, educativi, spirituali e culturali – vengono assunti come chiave di lettura per ricomporre la frattura tra conservazione e sviluppo, proponendo un modello reticolare fondato sull’integrazione tra dimensioni ecologiche, sociali e infrastrutturali. L’indagine si fonda su un approccio qualitativo, con una fase empirica condotta nel Parco Nazionale della Maiella, dove l’analisi delle pratiche in corso ha evidenziato come, anche in assenza di una cornice teorica esplicita, i SEC possano orientare progettualità concrete e generare nuove forme di urbanità diffusa. L’elaborazione teorica e lo studio di casi emblematici, in Italia e in ambito europeo, hanno permesso di ricostruire un quadro interpretativo aggiornato sulle potenzialità dei SEC nella pianificazione territoriale, evidenziando come questi possano fungere da catalizzatori di reti materiali e immateriali in grado di promuovere la resilienza locale, l’innovazione sociale e la coesione comunitaria. La ricerca si inserisce nell’ambito di un dottorato PON finalizzato allo sviluppo di strumenti e politiche orientate alla sostenibilità, alla conservazione della biodiversità e alla valorizzazione del capitale naturale e culturale, contribuendo a una riflessione interdisciplinare su come costruire nuovi paradigmi di abitabilità nei territori fragili.
Keywords
Servizi Ecosistemici Culturali, Aree Protette, Rigenerazione territoriale, Pianificazione integrata

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Claudio Costantino
Tutor: Prof.ssa Paola Misino - Co-tutor: Prof. Federico Bilò
E-mail istituzionale: claudio.costantino@unich.it
E-mail personale: costantino.claudio@outlook.com
ORCID: 0009-0006-8097-5159
Titolo della Tesi di Dottorato
Geografie dell’ospitalità. Architetture ai margini della città turistica
Abstract
La ricerca nasce dall’osservazione degli effetti che l’overtourism ha prodotto nello spazio urbano delle “grandi mete”. Rileggendo l’ascesa e le recenti derive del fenomeno turistico attraverso le trasformazioni della forma architettonica, emerge come gli spazi per l’ospitalità abbiano progressivamente manifestato qualità tipiche delle enclave turistiche. Tale processo ha negli anni acuito quel disallineamento tra presenza di turisti, esigenze della popolazione residente e territorio, problema centrale nello spazio turistico della città contemporanea. Nella Amsterdam Metropolitan Region, le recenti politiche in materia di turismo e ospitalità, unite all’eterogenea presenza di popolazioni temporanee, hanno nell’ultimo decennio cercato di promuovere una più sostenibile geografia degli spazi per l’ospitalità, i quali, attraverso inedite configurazioni ibride, costruiscono lo sfondo di un possibile common ground, in cui un compromesso tra turismo, ospitalità, architettura e territorio sembra possibile.
Keywords
Ospitalità, Turismo, Ibrido, Amsterdam

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Benedetta D’Incecco
Tutor: Prof. Claudio Varagnoli – Co-Tutor: Prof.ssa Clara Verazzo
E-mail istituzionale: benedetta.dincecco@unich.it
E-mail personale: benedettadincecco@gmail.com
ORCID: 0000-0002-3341-9129
Titolo della Tesi di Dottorato
LA DISTRUZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO NEL TERREMOTO DEL 2016-2017: Possibilità di Restauro e Prospettive per una Ricostruzione Sostenibile
Abstract
Il territorio italiano è vulnerabile a catastrofi naturali, con il recente aumento della frequenza e dell'intensità di eventi come terremoti e alluvioni. Questa ricerca esamina le conseguenze del terremoto del centro Italia del 2016-2017 sul territorio e sul patrimonio architettonico, con l'obiettivo di contribuire a una ricostruzione consapevole. Si propone di revisionare le attuali pratiche di intervento, spesso disorganizzate e poco efficaci, per evitare l'abbandono delle aree colpite. La ricerca si concentra sull'analisi delle conseguenze del terremoto e delle fasi di ricostruzione, con particolare attenzione alle strategie adottate e al ruolo del patrimonio architettonico nella ripresa socioeconomica. Verranno esaminate anche le tipologie di edifici tradizionali e i danni riportati, al fine di sviluppare linee guida per il restauro e la preparazione a futuri eventi. Infine, si valuterà la coerenza delle nozioni analizzate al fine di sviluppare un modello efficace di ricostruzione.
Keywords

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Andrea Di Cinzio
Tutor: Prof. Lorenzo Pignatti - Co-Tutor: Prof. Marcello Costantini, Prof.ssa Marcella Del Signore
E-mail istituzionale: andrea.dicinzio@unich.it
E-mail personale: dicinzioandrea@gmail.com
ORCID: 0000-0002-0842-7661
Titolo della Tesi di Dottorato
Urban Public Spaces Designed for Human Flourishing. The behavioral and neurophysiological relationship of humans with the built environment
Abstract
Questa tesi di dottorato esplora come gli spazi pubblici urbani possano promuovere attivamente il flourishing umano attraverso un approccio multidisciplinare che integra architettura, psicologia ambientale e neuroscienze. Partendo dall'ipotesi che l'ambiente costruito abbia effetti misurabili sul comportamento umano e sugli stati neurofisiologici, la ricerca esamina criticamente la relazione tra progettazione spaziale e benessere. Lo studio si articola in tre fasi interconnesse: un quadro teorico sulla fioritura e le sue radici storiche nella pianificazione urbana; un'analisi empirica di 18 spazi pubblici a New York City utilizzando la Perceived Restorativeness Scale (PRS/IT); e un esperimento neurofisiologico basato sull'EEG condotto in ambienti urbani selezionati. I risultati indicano che elementi di design specifici, come le caratteristiche naturali, le forme, la ricchezza sensoriale e l'accessibilità inclusiva, contribuiscono in modo significativo al ripristino psicologico e alla regolazione cognitivo-affettiva. La ricerca propone un nuovo paradigma progettuale che passa da "la forma segue la funzione" a "l'architettura segue la fioritura umana", sostenendo spazi pubblici che non siano solo funzionali ma anche ricostitutivi, inclusivi ed emotivamente risonanti. La tesi si conclude con un manifesto in cinque punti volto a riorientare le pratiche architettoniche verso la creazione di spazi che migliorino il benessere individuale e collettivo nel contesto urbano del XXI secolo.
Keywords
Spazio Pubblico, Flourishing, Wellbeing, Neuroarchitettura

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Rossella Martino
Tutor: prof. Claudio Varagnoli
E-mail istituzionale: rossella.martino@unich.it
E-mail personale: martino.1701798@studenti.uniroma1.it
ORCID: 0009-0005-4728-4172
Titolo della Tesi di Dottorato
Ambrogio Annoni (1882-1954)
Abstract
A 70 anni dalla morte di Ambrogio Annoni (1882-1954), la presente tesi di dottorato vuole offrire un quadro sinottico ampiamente esaustivo, ma non completo, sulla vita e opera dell’architetto, storico, restauratore e docente milanese, aggiornando e ampliando, ad uso della comunità scientifica afferente al SSD/ICAR 19 e non solo, la tesi di laurea: Dal restauro stilistico al restauro filologico. Ambrogio Annoni, discussa dall’arch. Clarita Albrenti nell’a.a. 1983-1984, sotto la guida del relatore prof. Arch. Amedeo Bellini, autore del prezioso articolo: Ambrogio Annoni. Arte e scienza dell’architettura, pubblicato nel 2008. La ricostruzione biografica è stata resa difficoltosa dalla (quasi) totale perdita dell’archivio personale e, perciò, è stata condotta per via indiretta all’interno di archivi, biblioteche, centri studio, parrocchie, ecc. adottando come punto di partenza un esiguo “frammento” autografo, conservato, oggi, a Cantù (CO), gelosamente custodito dalla Cassa Rurale ed Artigiana, Banca di Credito Cooperativo (BCC) Soc. Coop., inerente il solo progetto di restauro della Basilica di San Vincenzo a Galliano in Cantù (CO), dalla critica, a ragione, considerato il manifesto di Annoni. Noto soprattutto come un architetto “antimetodo”, inventore dell’approccio “caso per caso”, Annoni è, da troppo tempo, intrappolato in pregiudizi ed etichette che ne hanno ridimensionato la figura, relegata tra gli allievi di Gaetano Moretti e, a torto, caduta nel dimenticatoio. La presente tesi di dottorato vuole ridare dignità all’operatore, sottraendolo all’oblio e posizionandolo tra i padri del restauro moderno.
Keywords

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Antonio Maria Nese
Tutor: Prof. Antonio Basti – Co-Tutor: Prof. Claudio Varagnoli
E-mail istituzionale: antonio.nese@unich.it
E-mail personale: antoniomaria.nese@gmail.com
ORCID: 0009-0007-7326-1315
Titolo della Tesi di Dottorato
PROCESSI BIM ORIENTED APPLICATI AL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E INFRASTRUTTURALE:
STRUMENTI E METODI PER LA CONOSCENZA, CONSERVAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
Abstract
L’inversione che il BIM ha portato nel mondo delle costruzioni è notevole, infatti stiamo attraversando un cambiamento epocale, passando dal tradizionale utilizzo di strumenti bidimensionali e tridimensionali (CAD) a un processo informativo complesso, totalmente digitale e organizzato in maniera articolata, in cui la metodologia adottata richiede un cambiamento di approccio che investe i diversi ambiti e momenti del processo di progettazione, costruzione e gestione del costruito, introducendo tra gli altri nuovi obiettivi come la multidisciplinarità, l’interoperabilità e l’open source.
Uno scenario che coinvolge anche il patrimonio architettonico esistente (Heritage BIM) e che apre interessanti ambiti di riflessione ed applicazione.
La ricerca, attraverso queste metodologie, vuole focalizzare l’attenzione su un frammento specifico del patrimonio costruito, quello dell’archeologia industriale. Le motivazioni d’interesse verso tale patrimonio vanno dal recupero in quanto materiale di interesse storico e culturale che ha caratterizzato e continua a caratterizzare le città a partire dalla prima rivoluzione industriale, fino ad arrivare al problema legato all’abbandono che contraddistingue spesso questi luoghi, che sentono l’esigenza di essere rifunzionalizzati e riqualificati, in modo da essere restituiti alla città. Temi discussi e affrontati in maniera sempre crescente e che potrebbero trovare nella restituzione digitale informata, un’utile spazio operativo capace di agevolarne le attività di gestione finalizzate alla conoscenza, conservazione e valorizzazione.
Keywords
HBIM, Patrimonio industriale, Data-driven, Open Source, Archivi digitali, Gestione informativa.

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Nicola Orlacchio
Tutor: Prof. Livio Sacchi - Co-tutor: Prof. Maurizio Unali
E-mail istituzionale: nicola.orlacchio@unich.it
E-mail personale: nicolaorlacchio1@gmail.com
ORCID: 0000-0002-2918-6393
Titolo della Tesi di Dottorato
Integrazione di dati e tecnologie per lo sviluppo del digital twin urbano. Un approccio sistematico per le smart cities.
Abstract
La ricerca esplora le potenzialità del digital twin nel contesto urbano, indagando come l’integrazione di tecnologie abilitanti, come BIM, IoT, AI e Big Data possano guidare la trasformazione delle città in ambienti intelligenti, sostenibili e resilienti. Attraverso un’analisi critica della letteratura e un approccio metodologico basato su metriche oggettive, si propone un quadro sistemico per l’implementazione dei gemelli digitali nelle smart cities. Lo studio si articola in due sezioni: origine, evoluzione e tecnologie del digital twin; e una applicativa, analisi di dieci casi studio internazionali e un caso specifico della città di Tirana, dove è stato sviluppato un modello preliminare per la gestione del traffico.
I risultati evidenziano come il digital twin urbano, se ben definito e implementato, possa rappresentare uno strumento decisionale cruciale per la gestione delle risorse urbane e, in particolare, per l’ottimizzazione della mobilità cittadina. L’analisi del caso di Tirana dimostra come la simulazione del traffico in tempo reale e la raccolta sistematica dei dati possano supportare strategie di trasporto più efficienti, sostenibili e adattive. La tesi mira quindi a colmare le attuali lacune metodologiche nel settore AEC e dei trasporti, promuovendo un approccio interdisciplinare e data-driven per una pianificazione dinamica e integrata della mobilità e delle infrastrutture del futuro.

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Lorenzo Pellegrini
Tutor: Prof.ssa Caterina Palestini - Co-tutor: Prof.ssa Laura Bonanni, Prof. Maurizio Unali
E-mail istituzionale: lorenzo.pellegrini@unich.it
E-mail personale: l.pellegrini.cm@gmail.com
ORCID: 0009-0007-6882-7855
Titolo della Tesi di Dottorato
Neuroestetica dell’Architettura. Le basi neurali della percezione visiva dell’ambiente costruito
Abstract
La recente capacità di registrare l’attività neurale dei soggetti durante l’esposizione sperimentale ad ambienti fisici e simulati fornisce informazioni rilevanti per sviluppi futuri nella pratica della progettazione. La Neuroarchitettura studia l’applicazione delle neuroscienze all’ambiente costruito per ottimizzarne gli aspetti funzionali ma sono ancora pochi gli studi di questo campo che esaminano la dimensione cognitiva-emotiva della sua estetica. I progressi funzionali e tecnologici del Movimento Moderno hanno comportato una rivoluzione stilistica che ha talvolta prodotto conseguenze sociali indesiderate per le quali dagli anni ’70 le ricerche di sociologia urbana e psicologia ambientale hanno cercato di trovare soluzioni. Questi studi che hanno esplorato gli effetti della progettazione architettonica sul comportamento sociale hanno gettato le basi per le applicazioni della ricerca di un ramo particolare delle Neuroscienze all’architettura, la Neuroestetica.
Keywords
Neuroscienze, percezione visiva, emozioni, stile architettonico.

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti - Pescara
PhD course: “Design Cultures: Creativity, Heritage, Environment”
PhD Candidate: Mariano Spera
Tutor: Prof. Massimo Angrilli - Co-tutor: Prof. Per Cornell, Prof. Guido Palmerini
E-mail istituzionale: mariano.spera@studenti.unich.it
E-mail personale: marianoantoniospera@gmail.com
ORCID: 0009-0002-5150-2898
Titolo della Tesi di Dottorato
Mutazioni del paesaggio del Parco Nazionale della Maiella
Abstract
Le mutazioni del sistema territoriale e paesaggistico dell’area maiellense succedutesi nel corso di ampi orizzonti temporali, si configura come un tema estremamente interessante che merita di essere analizzato e approfondito nella sua completezza. L’area in questione interessa 39 comuni, tre province, ricade in parte in un parco nazionale e per le sue specifiche peculiarità, può essere considerata come un vero e proprio laboratorio nel quale sono andate a concretizzarsi tutta una serie di interazioni tra le attività antropiche e le componenti ambientali: in tali condizioni il “paesaggio” propriamente detto è il “prodotto storico-culturale” delle attività e delle vicende messe in atto dalle comunità umane.
L’analisi preliminare ha previsto la redazione di un corposo quadro conoscitivo inerente le peculiarità ambientali e naturalistiche (substrato geologico, flora, paesaggio vegetazionale, ecc.), l’inquadramento storico-culturale, la descrizione del contesto territoriale e urbanistico (strumenti di gestione e pianificazione, quadro normativo comunitario, nazionale e regionale, ecc.) e un’analisi demografica su base comunale. Il tutto è stato integrato dalla redazione di un voluminoso sistema informativo territoriale fruibile in ambiente GIS.
Successivamente sono stati approntati due approfondimenti relativi alle potenziali metodologie per l’analisi storica dei paesaggi. Nel primo caso è stato illustrato il metodo palinologico come mezzo per la ricostruzione del paesaggio vegetazionale primordiale. Nel secondo caso è stato considerato l’esempio del catasto onciario di Caramanico Terme e attraverso la digitalizzazione di 1.134 record (poco più del 25% del censuo complessivo) sono state caratterizzate 60 località nel territorio comunale per le quali è stato possibile effettuare un confronto tra lo stato e le funzionalità attuali e quelle risalente al 1753, epoca di redazione del catasto.
Il corpo sostanziale della ricerca ha, infine, riguardato il confronto cartografico tra i fotogrammi aerei del 1954 e le immagini satellitari attuali 2024-25. Per alcuni casi particolarmente interessanti, in cui le dinamiche evolutive apparivano complesse o, ad esempio, concentrate negli ultimi decenni, sono stati analizzati e valutati “momenti paesaggistici intermedi” standardizzati agli anni 1982, 1997, 2010, 2013, 2018.
Dal punto di vista metodologico, il confronto è stato effettuato suddividendo l’area di studio in unità e sottounità paesaggistiche. Da un lato l’analisi ha confermato la presenza di una serie di fenomeni noti come, ad esempio, l’ampliamento generalizzato della matrice antropica (che peraltro contrasta con gli evidenti cali demografici generalizzati), la perdita della gran parte della componente agricola e seminaturale, il progredire dei fenomeni di abbandono e della rinaturalizzazione, dall’altro ha consentito di valutare i tempi e le modalità in cui tali fenomeni sono andati a svilupparsi e quali sono ad oggi le aree focali in cui questi insistono.
Keywords
Paesaggio, Parco Nazionale della Maiella, pianificazione territoriale, sistema informativo territoriale, demografia, palinologia, catasto onciario, fotogrammetria, confronto paesaggistico.