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Osservatorio Nazionale FiLA

OSSERVATORIO NAZIONALE FiLA
FILIERA PRODUZIONE SOSTENIBILE DELLE LANE AUTOCTONE
Inquadramento della problematica
La filiera della lana italiana affronta oggi enormi sfide dovute a crescenti problematiche di natura ambientale, che producono ripercussioni in termini di bassa redditività economica e difficoltà nella gestione sostenibile dei processi produttivi (Vagnoni, 2016; Klepp, Tobiasson, 2022). La filiera italiana, un tempo risorsa di grande valore, oggi è composta da molteplici operatori (allevatori, processatori, aziende manifatturiere, di trasformazione finale e di valorizzazione), con un basso ritorno di investimento a monte di una qualità di vello non sempre utilizzabile nei settori produttivi più redditizi e contrastato da una forte competizione internazionale. Alla lana italiana (finezza tra i 20 e i 30 μm), viene facilmente preferita quella neozelandese (circa 15 μm) che una volta acquistata viaggia per 15.000 km per essere introdotta nel ciclo produttivo tessile italiano (dal lavaggio alla filatura) (Taddeo, 2020).
Il processo di internazionalizzazione comporta profondi effetti economici e sociali sui sistemi di produzione locali, quali il ridimensionamento delle filiere, la riduzione dei redditi da impresa e lavoro, il calo della domanda di beni e servizi indiretti, la minore generazione di risparmio per investimenti (Garlato, 2006) e, non in ultimo, l’aumento dell’impatto ambientale legato al trasporto dei beni (Kawasaki & Ohno, 2014). A titolo esemplificativo, in Italia si contano circa 6,5 milioni di ovini allevati (dati ISTAT 2020), con una produzione media di circa 1,5 kg per capo con una produzione annua di circa 10mila tonnellate di lana sucida (Ricchetti, 2017), primo prodotto della tosatura con un basso valore di mercato perché sottoprodotto di origine animale (SOA) e quindi smaltibile solo come rifiuto speciale (Regolamento Europeo CE 1069/2009). Ciò determina forti oneri economici e di gestione per l’allevatore, il quale raramente viene guidato verso pratiche sostenibili di smaltimento, con ingenti danni ambientali conseguenti (Martin, 2021).
Inoltre, la lana ha ricevuto storicamente poca attenzione dal mondo accademico (Martin, 2021); tuttavia, studi recenti (Mathloko, 2023; Gaddi, Mastrolonardo, 2023) hanno dimostrato che le lacune esistenti possono generare sostenibilità nel comparto, anche a livello nazionale.
Oggi, a fronte di questo contesto problematico, emerge l’assenza di un efficace networking nazionale di realtà produttive e di ricerca sulle quali possano convergere le competenze strategiche diffuse nella filiera, senza sottovalutare le possibili estensioni produttive in altri settori (edilizia, interior e transportation design, cosmesi, florovivaismo, ecc.).
Obiettivi e attività
Il progetto propone un modello evoluto e aggiornato dei processi di riconfigurazione della creazione del valore, fondato sull’economia circolare di produzione sostenibile per la filiera della lana autoctona italiana, energeticamente neutra, human-centered e inclusiva per la promozione consapevole di un nuovo artigianato.
L’obiettivo generale è la progettazione, realizzazione e istituzione dell’Osservatorio Nazionale FiLA (Filiera produzione sostenibile delle Lane Autoctone), attraverso una piattaforma digitale a supporto del network e della competitività di sistema, con innovazione di processi, prodotti e servizi.
Il progetto è composto da tre attività principali:
- Analisi del contesto nazionale e internazionale per proporre una strategia precompetitiva mappando gli attori, identificando le tematiche di ricerca più promettenti e definendo i trend macroeconomici e socioculturali.
Obiettivo Specifico è la ricerca contestuale e la definizione di tendenze macroeconomiche e socioculturali per la restituzione di una mappa della filiera nazionale e delle scelte strategiche per lo sviluppo sostenibile.
- Definizione di un concept strategico del modello di filiera sostenibile mettendo a sistema gli attori chiave (network) sulla base di una banca dati di processi sostenibili per definire un modello generale (economico, produttivo, ambientale, sociale) e operativo (gestione e monitoraggio).
Obiettivo Specifico è la modellazione di una filiera sostenibile per la costruzione di una mappa georeferenziata open. Il modello sarà la base delle iniziative di ricerca-azione e co-design su parti di filiera ritenute strategiche.
- Attivazione dell’Osservatorio online FiLA monitorando i processi più promettenti per testarne la validità.
Obiettivo Specifico è la progettazione prototipazione monitoraggio test per la pubblicazione di una piattaforma validata e operativa, che rimarrà operativa oltre la fine del progetto.
Le attività dell’Osservatorio diventeranno operative grazie all’istituzione dell’Osservatorio stesso, la sua definizione giuridica e il piano di gestione (amministrativa, tecnica e scientifica). Le attività gestionali saranno monitorate attraverso due attività di project reporting, intermedia e finale. Le attività di comunicazione saranno definite dal piano di comunicazione attraverso l’organizzazione di eventi a carattere disseminativo per favorire il confronto tra gli attori, e a carattere scientifico, per promuovere lo sviluppo sostenibile del settore e favorire la collaborazione open nella ricerca.
Referenti di progetto
Responsabile di progetto
Rossana Gaddi
Associate Professor in Design
Dda - Department of Architecture - Gabriele d’Annunzio University of Chieti-Pescara
Academic Tutor of the Master Degree Course in Eco Inclusive Design
Viale Pindaro 42, 65127, Pescara, Italy
mobile +39 347 7872494 e-mail rossana.gaddi@unich.it
Project Manager
Luciana Mastrolonardo
Tenure Track Assistant Professor in Tecnological and Environmental Design
Dda - Department of Architecture - Gabriele d’Annunzio University of Chieti-Pescara
Placement and internship of the Master Degree Course in Sustainable Habitat Science
Viale Pindaro 42, 65127, Pescara, Italy
mobile +39 3208184794 e-mail l.mastrolonardo@unich.it