VII Edizione del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica "Giancarlo Dosi"

21 Dicembre 2020

Si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 17 dicembre, presso la sede dell’Università LUMSA a Roma, la finalissima dell’ottava edizione del "Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi".

Quest’anno erano in concorso 510 libri di saggistica scientifica, e tra questi la giuria nazionale, composta da oltre 200 professori di ogni ordine e grado, ha individuato tre finalisti per ognuna delle 5 categorie in gara: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Scienze della vita e della salute; Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura; Scienze dell’uomo, storiche e letterarie; Scienze giuridiche, economiche e sociali.

Per la sezione dedicata alle Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura, il Primo Premio è stato assegnato a LA CITTÀ ADATTIVA. Il grado zero dell’urban design di Michele Manigrasso, Edizioni Quodlibet, Collana Città e Paesaggio.

Secondo classificato, Acqua e paesaggi d’invenzione", di Andrea Oldani, Libria Edizioni.

Terzo classificato, Lo spazio in cui ci muoviamo di Keller Easterling, Edizioni Treccani.

Il libro vincitore, dedicato all’urgenza di adattare le città e il paesaggio ai cambiamenti del clima, è stato pubblicato parzialmente con fondi del Dipartimento di Architettura di Pescara.

 

ALTRE INFO SUL CONCORSO

Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica è organizzato dall’Associazione Italiana del Libro. Main Partner del Premio sono BPER Banca e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Patrocinano la manifestazione il MIBACT, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, l’AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale), l’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) il Comune di Roma, l’Uninettuno (International Telematic University), l’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, la rete de I Parchi Letterari e la Fondazione Ippolito Nievo. Media partner del Premio sono la CNR Web.tv, l’Almanacco della Scienza, quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del CNR e Leggere tutti, mensile del libro e della lettura.

 

".....dalla quarta di copertina":

I cambiamenti climatici pongono una nuova questione ambientale di interesse planetario, con importanti ricadute su contesti locali sempre più incerti: è una condizione che mette sotto accusa i comportamenti e gli stili di vita di una società fragile, una cultura dell’abitare che si è rivelata fallimentare perché ci ha consegnato territori e città incapaci di adeguarsi al cambiamento in atto.
Il grado zero che questo libro auspica allude alla costruzione di una nuova visione, di una nuova idea di città. L’adaptive urban design interpreta infatti la geografia del rischio come traccia di progetto per traguardare e realizzare un’inedita idea di paesaggio, che ponga al centro degli interventi l’adattabilità, contro ogni rigidità.
È questione «transcalare» e «reticolare» da affrontare nei tessuti, lungo i telai degli spazi aperti e pubblici, sui singoli manufatti, nei margini dove la mutazione è prossima. Ciò che è in discussione è la forma complessiva della città, il sistema dei valori culturali sui quali costruire un’idea condivisa di sviluppo sostenibile.
Attraverso un complesso palinsesto di argomentazioni – sul piano teorico, pratico e applicativo – il libro delinea il profilo della città adattiva, destinata alla prima linea nella lotta «contro» il mutamento del clima – una città che non intende esprimere un linguaggio estetico sulla base di un modello predefinito.
Il volume – che ospita la prefazione di Flemming Rafn Thomsen, architetto danese co-fondatore dello studio Tredje Natur – invita a un nuovo «rinascimento urbano», lontano da qualsiasi forma di predeterminazione formale e in grado di produrre una flessibilità che abiliti il futuro in tutti i suoi possibili scenari, per costruire città a immagine del mondo. Un imperativo necessario, al quale affidiamo il riscatto delle nostre discipline, la vita e il futuro del pianeta.