Coming back from Colombia, 2018 - TRAVEL NOTEBOOK - 8-22 gennaio 2018

8 Gennaio 2019
Installation of interactive photographic video, CESA Center for Architecture Studies - Department of Architecture, viale Pindaro  42 , Pescara 

Istallazione video fotografica interattiva negli spazi del CESA 
Centro Studi Architettura - Dipartimento di Architettura, viale Pindaro  42 , Pescara 
 
Questa istallazione audiovisiva, racconta, come un taccuino aperto alla fine di un viaggio, per ora per sole immagini e poche mappe geografiche, luoghi, persone e fatti incontrati nel corso della missione annuale condotta in Colombia da una selezione di studenti del corso di laurea in Architettura, accompagnati dal responsabile della Convenzione Internazionale  tra l’Università di Chieti e Pescara e l’Universidad La Salle di Bogotà, Piero Rovigatti,  con Lorenzo Massimiano, assegnista di ricerca in corso del Dipartimento di Architettura, nello scorso mese di ottobre.
 
Luoghi, persone, fatti incontrati durante 16 giorni di  intense attività didattiche e assieme di ricerca, assieme ai docenti partner della Facultad de Ciencias de l’Habitat, Freddy Diaz Diaz, Daniel Unigarro, che hanno accompagnato e condotto la delegazione italiana fino ai confini della Colombia ‘profonda’, inaugurando un nuovo percorso di ricerca didattica e scientifica, all’interno delle nuove occasioni offerte, in tali luoghi, dal processo di pace in corso. 
 
Luoghi, persone, fatti, architetture incontrati poi, successivamente assieme a Laura Sanabria, Liliana Giraldo, Ximena Samper, Tomas Neu, Alvaro Rodriguez, Carlos Ramirez, Helmut Ramos Calonge, all’interno di un  fitto  percorso di indagini e osservazioni urbane sulle architetture e le periferie urbane della capitale Bogotà, svolto nella seconda parte della missione. 
 
Questa istallazione nasce dunque con l’intenzione di condividere  con l’intera comunità scientifica che frequenta la galleria di viale Pindaro - studenti, docenti del Dipartimento di Architettura, ma anche degli altri dipartimenti che compongono il Polo Universitario di Pescara e Chieti - alcune delle emozioni,  e delle scoperte, e delle prime conoscenze guadagnate sul campo, durante questa straordinaria esperienza di metà ottobre. 
 
Tutto ciò costituisce, anche, la base iconografica del rapporto di ricerca che l’equipe di ricerca internazionale, composta dai docenti citati, sta elaborando a corredo del programma di ricerca “Charrasquera, Colombia profonda,     pensando el territorio veredal”, e della  mostra in corso di elaborazione, in collaborazione con Adele Fiadino, sull’opera e l’esperienza dell’architetto Herman Samper, realizzata nell’arco della sua lunghissima carriera professionale ed accademica, nelle periferie e nel centro storico di Bogotà.
 
La Colombia è un paese straordinario, per condizioni di natura, storia, e umanità che la abita. 
 
Oltre a questa considerazione, facilmente riscontrabile attraverso la vista delle immagini di questa istallazione, va aggiunta la particolare condizione che tale paese sta vivendo: la fine di un lunghissimo periodo di guerra civile, che ne ha imprigionato e distorto lo sviluppo moderno, e l’apertura di un difficile ma ormai inarrestabile processo di transizione alla pace, che non può che passare per il superamento progressivo delle enormi disuguaglianze sociali che ancora caratterizzano il suo assetto socio economico. Non c’è pace, non ci sarà pace, anche in Colombia, senza giustizia ed maggior equità sociale, non ci sarà transizione alla pace, e al progresso, sociale ed economico, senza una contemporanea transizione del modello di sviluppo attuale verso nuove forme di maggiore sostenibilità ambientale e sociale, attraverso il superamento delle economie del passato, legate allo sfruttamento delle risorse fossili, e a quelle legate anche alle economie criminali.
 
E’ in discussione, in Colombia, - come peraltro in molte altre parti del mondo - la definizione di un modello di riorganizzazione e sviluppo urbano e territoriale dove tutto è in gioco, e dove anche l’architettura e l’urbanistica possono giocare un ruolo importante, come “dispositivi” per la pace e il progresso condiviso. 
 
E’ questa la lezione che ci viene da questo paese, è questa la proposta, assieme di ricerca e di lavoro sul campo, che ci viene offerta dai nostri colleghi dell’Università La Salle, e che vogliamo condividere, alla fine di questo anno accademico, poco prima di dare avvio al nuovo programma di cooperazione interuniversitaria che ci vedrà ancora attivi, con sempre maggiore entusiasmo, nel condividere  con studenti, docenti, associazioni del terzo settore, comunità locali, programmi e progetti di cooperazione didattica, scientifica, di aiuto allo sviluppo comunitario, equo e solidale.
Occasioni di ricerca, di tesi di laurea, di attività di tirocinio in Italia e all’estero, come mostrano le ultime immagini e i pannelli finali di questa breve esposizione.
 

Hanno partecipato all’esperienza qui raccolta gli studenti italliani:

Rosita Bilanzone, Cecilia Cazzato, Ludovica Simionato, Antonio Valletta,
e gli studenti colombiani:
Daniela Campo Toloza, Erika Andrea Preciado Barajas, Paula Andrea Cárdenas Camacho, Pablo Enrique Cabezas Díaz, Laura Daniela Florez Aranguren. 
 
 

Se siete interessati, potete scaricare le relazioni di fine missione Colombia Lab redatte dagli studenti e assegnisti partecipanti:

A presto per le relazioni di rendicontazione delle attività Colombia, Albania e Iran
 
Piero Rovigatti, Dd’A, responsabile International Agreement  UNICH
Freddy Diaz Diaz(**), Universidad de La Salle, 
responsabile International Agreement La Salle University 
Segreteria organizzativa: 
Piero Rovigatti, +39 333 4921762 - e-mail: p.rovigatti@unich.it